Il Ju Jitsu, è un'Arte Marziale Giapponese il cui nome significa letteralmente Ju: flessibile, cedevole, morbido e Jitsu: arte, tecnica, pratica.

Il Ju Jitsu era praticato dai bushi (guerrieri) che se ne servivano per giungere all'annientamento fisico dei propri avversari provocandone talvolta anche la morte, a mani nude o con armi.

Il Ju Jitsu è un'arte di difesa personale che basa i suoi principi sulle radici del nome giapponese "il morbido vince il duro".

In molte arti marziali, oltre all'equilibrio del corpo, conta molto anche la forza di cui si dispone, nel Ju Jitsu, invece, la forza della quale si necessita proviene proprio dall'avversario, più si cerca di colpire forte, maggiore sarà la forza che si ritorcerà contro.

Il principio, quindi, sta nell'applicare una determinata tecnica proprio nell'ultimo istante dell'attacco subìto, con morbidezza e cedevolezza, in modo che l'avversario non si accorga di una difesa e trovi, davanti a sé, il vuoto.

domenica 11 dicembre 2011

a volte mi soffermo a pensare se il mio comportamento nella vita è giusto e alla fine arrivo sempre alla stessa conclusione che non c'è una legge che decreta quale sia la cosa giusta


quindi ho cercato in tutti i modi di accettare il pensiero degli altri ma tutte le volte che le loro azioni non sono quelle che mi aspetto mi arrabbio moltissimo....sarà delusione o non sono ancora in grado di accettare le opinioni degli altri????

6 commenti:

  1. Ma di chi stai parlando... anche se parli di te stesso mi sembra che tu stia parlando di me, sarà che è un atteggiamento comune??
    Riusciremo nell'intento??

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Parli di opinioni, ma pensando a Sabato, io penso di aver capito dove sta la tua delusione. Nella vita c'è chi ti accompagna per un certo periodo, giusto perchè ha deciso che gli piace la tua strada e farsi accompagnare da te, sui sentieri facili, e chi decide di seguirti anche nei sentieri difficili, perchè crede in te e ti segue sapendo che se tu hai scelto quei sentieri, una valida motivazione ci sarà.
    Vorrei ribadire che se si chiama arte Marziale, un motivo c'è: "Obbedienza incondizionata al superiore". Ormai siamo "grandi" sicuramente l'obbedienza "assoluta" ci pesa (anche a me a volte). E' giusto che tu ti crei la tua schiera di "Samurai" fedeli in base alle loro azioni, e te ne dispiaccia quando non corrispondono alle tue aspettative.
    (Nella mia "umiltà" spero di essere tra di loro.)
    Solo una cosa vorrei da te, che invece di arrabbiarti, esteriorassi le tue giuste critiche al posto giusto, nel momento giusto (sul Tatami), in modo che tutti possano capire e non interpretare le tue giuste "incazzature".
    Sensei, Rey.

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  4. Dopo tutto quello che ho scritto, non vorrei che sembrasse che mi tolgo dai "sospettati" e spero di non essere io ad averti deluso, altrimenti a maggior ragione ribadisco l'ultimo pensiero: "Dici apertamente in cosa e quando sbagliamo".

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  5. Per Luca.
    Forse non t6 accorto che il post è di domenica 11? se i tuoi commenti si riferiscono a sabato 17 credo che ci sia un errore di lettura o il sensei ha applicato la teoria della relatività...
    Comunque sono quasi d'accordo con te su quasi tutto, che è come dire tutto e dire niente.
    Sono sicuro che il nostro amico sappia esprimersi tranquillamente e ce ne ha dato dimostrazione + volte.
    Per quanto riguarda la fedeltà incondizionata credo che non si dimostri facendo tutto ciò che uno vuole, anche in campo marziale, ma essendo onesti e trasparenti, essendo capaci di prendersi la responsabilità delle proprie scelte anche quando vanno in direzioni diverse da quelle degli amici e soprattutto di non contraddirsi o almeno cercare di non farlo.
    In merito al post dell'11/12 ho delle colpe anche se parziali e involontarie, chi le conosce saprà perdonarmi.

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